ITINERARIO DI VIAGGIO: 4 giorni a Santorini

Santorini è un’isola molto piccola che si presta ad una vacanza veloce, vi consiglio di restarci massimo una settimana, riuscirete a vedere tutto tranquillamente. Nel mio caso ho voluto abbinare alla visita di Santorini anche la città di Atene, per questo ho voluto fare 4 giorni nell’isola e 2 nella capitale greca. Per arrivarci è molto semplice, basta prendere un volo diretto dal vostro aeroporto più vicino e in qualche ora sarete a destinazione.

L’itinerario che andrò a descrivervi è un’itinerario molto compatto, ho cercato di concentrare il meglio dell’isola in soli 4 giorni; se tornassi indietro farei direttamente una settimana solo a Santorini, un’isola che mi è rimasta nel cuore. Il mio periodo di vacanza è stato a fine agosto infatti era affollatissima di turisti provenienti da tutto il mondo, probabilmente se la visitate nei periodi di minor afflusso riuscirete a godervela meglio.

Siete pronti? Iniziamo!

 

GIORNO 1: ARRIVO E SISTEMAZIONE/ ESCURSIONE IN CAICCO

Poichè noi avevamo pochi giorni a disposizione abbiamo deciso di arrivare al mattino presto e goderci tutta la giornata. All’arrivo in aeroporto abbiamo preso un taxi che alla cifra di 25 Euro ci ha portato davanti al nostro albergo.

Noi abbiamo alloggiato per tutta la durata del nostro soggiorno all’Hotel Nissos a Fira. https://www.nissosthira.gr/ Ve lo consiglio assolutamente, staff gentilissimo, posizione centrale a Fira appena fuori dalla Caldera, vicinissimo alla stazione degli autobus se desiderate servirvi dei mezzi pubblici ed ottima colazione.

Vi segnalo anche la presenza della piscina se vorrete usufruirne.

Bisogna parlare un attimo però del come muoversi a Santorini.

In ogni angolo ci sono servizi di noleggio, sia auto che quad. Io mi sono servita dei mezzi pubblici ma tenete presente che sono sempre pieni, sarete stipati come sardine e ci sarà la coda di gente persino nell’entrare nell’autobus. Direte, ma chi te l’ha fatto fare? Giustissimo. Le strade a Santorini sono molto strette, buie di sera e talvolta sterrate. Se non avete molta sicurezza alla guida vi sconsiglio di noleggiare un mezzo. Ricorderò sempre la strada per andare ad Oìa, ricca di tornanti, sullo strapiombo senza una protezione.

Gli autobus sono veloci, non sempre in orario quello sì ma non hanno neanche grandissimi ritardi. I biglietti si fanno direttamente a bordo per pochi euro a corsa. Se volete più informazioni vi lascio il sito del trasporto pubblico di Santorini https://www.ktel-santorini.gr/index.php/en/ Potrete trovare tutti gli orari e i percorsi. Vi consiglio di stamparvi il timetable poco prima della partenza, in modo da averlo sempre con voi e organizzare gli spostamenti.

PROGRAMMA

Il primo giorno dopo la sistemazione e il check -in in hotel l’abbiamo dedicata ad un’escursione prenotata dall’Italia via web sul sito della CALDERA BOATS.

Ve la consiglio assolutamente, escursione meravigliosa, la nostra guida Dadà è stato impeccabile.

Abbiamo scelto l’escursione APHRODITI SUNSET con imbarco al porto di Fira, visita al Vulcano ( salita sotto il sole cocente, ma bellissima esperienza!!), sosta alle Hot Springs: le sorgenti termali, cena a bordo e vista del tramonto dal mare. Tenete presente che l’escursione dura circa dalle 14.00 alle 20.00, non è assolutamente adatta a persone con problemi di deambulazione, e parte da un prezzo di 75 Euro cena abbondante inclusa.

Vi lascio il link diretto all’escursione e alcune foto della bellissima esperienza.

https://www.santorini-sea-excursions.com/index.php/aphrodite-sunset-tour#vnHistory

Il Caicco sul quale farete l’escursione
1° tappa: Vulcano Nea Kameni
2° tappa: le Hot Springs, sul lato ovest dell’Isola Palea Kameni
Tramonto dal mare

GIORNO 2: VISITA DI OIA/ SPIAGGIA A PERISSA

Il secondo giorno l’abbiamo dedicato alla visita della splendida Oia. Ci siamo arrivati in autobus, le corse da Fira sono molto frequenti e abbiamo passato tutta la mattinata a visitare le bellissime viuzze, fotografare lo strepitoso panorama sulla Caldera e fare shopping sui numerosi negozietti che si susseguono.

Devo dire che Oia è fantastica quanto caotica.

Era piena di turisti, ovunque in pratica si camminava in fila indiana ma ne vale assolutamente la pena.

Panorama sulla Caldera
Questa forse ve l’ho già messa ma è la mia foto preferita 🙂

La seconda parte della giornata l’abbiamo dedicata ad un rilassante pomeriggio in spiaggia.

Abbiamo deciso di andare a Perissa, un pò più tranquilla rispetto a Kamari; ancora un pò in scombussolamento dopo la confusione trovata ad Oia.

Devo dire che le spiagge qui a Santorini mi hanno conquistato: appena arrivati troverete delle ragazze ogni 100 m che cercheranno di farvi entrare nel loro “stabilimento”. Il mio consiglio è di scegliere quello che vi ispira di più, e poi via al relax! Con prezzi modici, tenete presente attorno agli 8/10 Euro, avrete ombrellone, due lettini e un tavolino. La ragazza vi lascerà un listino e potrete pranzare direttamente sotto l’ombrellone serviti di tutto punto.

Ovviamente a Santorini non dovete aspettarvi spiagge caraibiche con acqua turchese e sabbia dorata ma troverete spiagge vulcaniche, scure con ghiaia o sassolini più o meno grandi. L’acqua è trasparente, abbastanza freddina con il fondale poco degradante.

Non dimenticate le scarpette da scoglio.

Per la cena avevo una lista di ristoranti tipici che volevo provare, ma dopo essere stata la prima sera al Parea Tavern non ne abbiamo provati altri.

Ristorante meraviglioso, personale gentilissimo (parlano anche italiano), cibo ottimo a poco prezzo. Ci sarà sempre coda ma è molto scorrevole.

Il link al sito ufficiale https://parearestaurant.gr/

Moussaka e la prelibata fava di Santorini
Souvlaki di pollo servito con pita
Frittura di calamari con salsa tzatziki

GIORNO 3: LA SPIAGGIA DI VLYCHADA

La spiaggia di Vlychada si trova sulla punta meridionale dell’isola di Santorini a 14 chilometri da Fira e non lontano dalla spiaggia di Agios Georgios, proprio di fronte al piccolo paese porticciolo omonimo.

Non ci sono molti mezzi di trasporto che ci vanno, solo due/ tre corse giornaliere e non è molto battuta dal turismo di massa. A mio avviso, la spiaggia più bella di Santorini.

E’ lunga oltre 800 metri ed è abbastanza riparata dal vento. Con le sue rocce bianche dalle curiose forme e la distesa di sabbia scura mista a ciottoli, Vlychada ha un fascino lunare che le ha guadagnato il soprannome di “Moon beach“. Vanta sabbia grigia mista a pietra pomice chiara circondata da alte scogliere bianche, scolpite in forme particolari dal vento e dal mare, ma stranamente è poco frequentata.

Il mare diventa subito profondo, rendendo questa spiaggia suggestiva poco adatta a famiglie con bambini piccoli. Avrete la possibilità di noleggiare lettini e ombrelloni, anche se non sono molti e solo nella prima parte del litorale, il lato orientale, e di rifocillarvi nella taverna o nella caffetteria costruita in pietra naturale locale e legno proprio sulla spiaggia.

Porto di Vlychada
Parte della spiaggia attrezzata
Il mare da vicino

GIORNO 4: ANCIENT AKROTIRI/ RED, WHITE E BLACK BEACH

Il 4° ed ultimo giorno è stato dedicato agli scavi ad Akrotìri e alla visita alle spiagge vicine.

Per arrivare ci sono frequenti e abbastanza numerosi autobus con partenza sempre da Fira.

Gli scavi ad Akrotìri ve li ho già approfonditamente descritti,  vi lascio solo alcune foto.

Dagli scavi si possono facilmente raggiungere le tre spiagge più famose di Santorini: la Red Beach, la White Beach e la Black Beach.

La piccola e suggestiva Red Beach è la spiaggia più famosa di Santorini nonché una meta imperdibile di ogni vacanza sull’isola. Di origine vulcanica, é una spiaggia mista di sabbia e ciottoli di colore rosso, lo stesso delle imponenti scogliere alle sue spalle. Si raggiunge in barca oppure in auto e poi con una camminata di circa 10 minuti lungo un sentiero piuttosto scosceso.

Dagli scavi di Akrotìri noi abbiamo fatto questa tratta a piedi. Ovviamente bisogna stare un attimo attenti, vi sconsiglio assolutamente le infradito e guardate bene dove mettete i piedi. Per chi ha problemi di deambulazione o dolori alle gambe può essere parecchio faticoso arrivare alla spiaggia. È possibile noleggiare sdraio e ombrelloni, ma non ci sono bar o ristoranti sulla spiaggia quindi portate con voi scorte di cibo e bevande.

Nelle ore più affollate è veramente complicato trovare un posticino

Attigua alla Red Beach si trova un’altra graziosa spiaggia, la White Beach, meno affollata rispetto alla sua sorella più famosa: come fa intuire il nome, le scogliere che la circondano non sono rosse ma bianche.

Si raggiunge solo in barca oppure a piedi o a nuoto da Red Beach (calcolate circa 20 minuti) e questa sua remota posizione fa sì che la spiaggia sia poco visitata. Noi l’abbiamo vista dalla barca senza scendere.

Sempre prendendo la barchetta l’ultima tappa è costituita dalla Black Beach o Spiaggia di Mesa Pigadia.

Remota, isolata, la Black Beach è fatta di ciottoli, molto grandi, di tutte le sfumature del nero e del grigio. Non è il massimo per sdraiarsi con un proprio asciugamano e anche per entrare in acqua le scarpette da scoglio sono indispensabili. L’acqua è però uno spettacolo, trasparente e limpida. Il fondale degrada molto in fretta: da questo punto di vista è una spiaggia più adatta alle coppie che alle famiglie con bambini.

La quiete e il silenzio sono maggiori che altrove, turbate al massimo dalle imbarcazioni che arrivano di ora in ora.

In viaggio verso Mesa Pigadia
La spiaggia
L’acqua nella Black Beach

All’alba del 5° giorno, ci aspettava il volo verso Atene.

Sarei rimasta molto di più a dire la verità, mi è piaciuta tantissimo. Avrei approfondito anche alcuni villaggi dell’entroterra e sarei tornata ad Oìa.

Ci siete stati? Vi aspetto nei commenti!

Come sempre se avete bisogno di consigli vi aspetto nella mia casella mail!

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