IL CASTELLO DI CHAMBORD

Il castello di Chambord è il più grande dei castelli della Valle della Loira e uno tra i più conosciuti e frequentati. È stato costruito per volontà del re Francesco I a partire dal 1519 nei pressi di una curva del fiume Cosson, corso d’acqua affluente del Beuvron che si getta a sua volta nella Loira. Sorge nel dipartimento del Loir-et-Cher, 14 km a nord-est di Blois e a circa 6 km dalla riva sinistra della Loira.

Il castello fu una delle residenze dei re francesi e costituisce uno degli esempi più significativi di architettura rinascimentale in Francia. Nel 1981 fu iscritto nella lista dei siti patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO, in cui rientra tuttora assieme, a partire dal 2000, a tutta la Valle della Loira. Dal 1840 il castello fa parte dei monumenti storici di Francia e nel 2005 è stato iscritto nel circuito delle Residenze reali europee.

Un piccolo accenno di storia

Il castello di Chambord è un luogo emblematico: residenza di lusso, simbolo della corona di Francia e della sua rilevanza nel sistema europeo. La salamandra, l’animale che sopravvive al fuoco, simbolo araldico di Francesco I, è dipinta e scolpita ovunque.

Il re in persona partecipò al progetto di quella che doveva essere una casa di caccia più che una residenza stabile. Forse ispirato dai disegni di Leonardo da Vinci- invitato ad Amboise alla corte di Francia nel 1516- e da Domenico da Cortona(1465-1569), architetto formatosi alla corte dei Medici a a Firenze. 

I lavori iniziarono nel 1519 e quello stesso anno morì Leonardo. Dopo 15 anni, nonostante le finanze del regno  erano minate dalla guerra con l’imperatore Carlo V è stata completata la costruzione del mastio. 

Ci sarebbe voluto un secolo e mezzo e l’ascesa al trono di Luigi XIV per completare l’opera. Mentre i successori di Francesco I non avevano investito sul castello e lo avevano occupato solo saltuariamente, il Re Sole intuì la potenza del messaggio di ricchezza che Chambord emanava. 

Il suo architetto Hardouin Mansart (1646-1708) portò a termine la costruzione.

Con la Rivoluzione iniziò il declino del castello. Chambord diventò in ordine: un allevamento di cavalli, una fabbrica di polvere da sparo e una prigione del terrore.

Nel 1847 quando Gustave Flaubert visitò il castello lo trovò saccheggiato e ormai in rovina.

Dal XX secolo ad oggi

Dopo essere stata confiscata durante la prima guerra mondiale, la tenuta di Chambord fu acquistata il 13 aprile 1930 dallo Stato francese per undici milioni di franchi.

 Lo Stato fece rimuovere il tetto a mansarda che copriva la cinta del cortile con l’intento di riportare l’edificio il più possibile vicino allo stato in cui si presentava nel Rinascimento. La gestione del castello fu condivisa tra l’Amministrazione delle proprietà, l’Ufficio nazionale delle acque e delle foreste e l’Ispettorato dei monumenti storici. Questa decisione fu confermata dopo la seconda guerra mondiale, il 19 luglio 1947.

All’inizio della seconda guerra mondiale, Chambord divenne il centro di smistamento delle opere d’arte provenienti dai musei di Parigi e del nord della Francia, che dovevano essere spostati per proteggerli dai bombardamenti tedeschi.

Alcune opere, come la Gioconda, rimasero nel castello solo pochi mesi, mentre altri rimasero a Chambord per tutta la durata della guerra. Il primo convoglio di opere d’arte, comprendente il famoso dipinto di Leonardo da Vinci, partì dal Louvre il 28 agosto 1939, seguito da altri 37 convogli per un totale di oltre 3 690 dipinti.

 Dopo il ritorno a Parigi delle opere del Louvre, iniziò per Chambord un importante restauro. Iniziato nel 1950 e durato quasi trent’anni sotto la direzione dell’architetto Michel Ranjard e, dal 1974, di Pierre Lebouteux.

Il canale nel parco riapre nel 1972 e sono  sgomberati e riempiti i fossati.

Nel 1981 l’area è stata inserita nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

 Nel 1994, sotto la direzione di Patrick Ponsot, ripresero i lavori per la sistemazione delle terrazze, delle volte e dello scalone.

Dopo una piena del Cosson, da agosto 2016 a marzo 2017, sono  restaurati i giardini alla francese che si sviluppano a nord-est dell’edificio.

 Questi giardini, commissionati da Luigi XIV e completati durante il regno di Luigi XV, erano gradualmente scomparsi nel tempo e sono stati realizzati grazie al patrocinio dell’americano Stephen A. Schwarzman, fondatore del fondo di investimento Blackstone Group.

La visita al castello

Ricordo che Chambord conta 440 stanze, 365 caminetti e 84 scalinate. Rappresenta il più ampio castello della Valle della Loira. 

Nel corpo principale del palazzo, un interessante documentario in cinque lingue racconta la storia della costruzione del castello. Le sale più prestigiose sono quelle al primo piano dove si trovano le camere da letto del re e della regina. Dal maschio parte la doppia scalinata a chiocciola ( progettata da Leonardo) che porta al tetto del castello da dove si possono ammirare i giardini.

Ci sono due tipi di visite disponibili : la visita libera e la visita con l’Histopad.

  • VISITA LIBERA- E’ disponibile una brochure informativa  gratuitamente in 14 lingue sul posto. Un filmato introduttivo vi presenta l’architettura di Chambord e i tratti salienti della sua storia.

Il castello è aperto: da aprile a ottobre dalle 9.00 alle 18.00 mentre da novembre a marzo dalle 9.00 alle 17.00

Il biglietto: INTERO  14,50 euro – RIDOTTO 12 euro  DA ACQUISTARE QUI  https://chateaudechambord.tickeasy.com 

  • VISITA CON L’HISTOPAD- 

    Biglietti: 6,50€ intero – 17€ 3 HistoPad – Family Pack (in aggiunta al prezzo d’ingresso) 

    Frutto di un partenariato tra Chambord e la società Histovery, l’HistoPad, tablet digitale interattivo, propone una visita virtuale delle sale del castello in epoca rinascimentale. Grazie al lavoro esperto di un gruppo di specialisti del Rinascimento, è stato possibile riprodurre la distribuzione, i decori e l’arredo di alcuni ambienti del primo Cinquecento. L’uso della realtà aumentata* e delle restituzioni 3D offre una full immersion nell’epoca del costruttore di Chambord, Francesco I.

    Dei testi concisi permettono al visitatore di comprendere tali restituzioni e di prolungare la sua scoperta. Tutti questi contenuti sono accessibili a un pubblico internazionale grazie alla traduzione dei testi in dodici lingue. Le funzioni e i contenuti dell’HistoPad sono aggiornati due/tre volte l’anno in modo da integrare eventuali progressi tecnologici, scoperte scientifiche e modifiche museografiche introdotte nel castello.

    Al suo interno troverete anche:

    • Delle mappe interattive per orientarvi e organizzare il vostro percorso di visita.
    • Una guida esplicativa di 24 sale del castello per scoprine la storia e le collezioni.
    • Più di un’ora di commenti audio sulla storia e l’architettura del castello.
    • Una caccia al tesoro ludica e interattiva per il pubblico più giovane.

    Tutte le info e l’acquisto qui https://chateaudechambord.tickeasy.com/ 

    Per quanto riguarda la mia esperienza personale Chambord l’ho visitato nel 2003. Avevo 15 anni. Era la settimana di ferragosto di una delle estati più afose che avevano annunciato in Francia. Non ricordo molti particolari, solo che ero rimasta sbalordita davanti a tanta maestosità. Ho visitato anche Chenonceau, Amboise, Blois e Clos Lucé ma Chambord è rimasto il mio preferito. Vi consiglio se avete a disposizione una decina di giorni di abbinarlo alla visita di Parigi.

    Devo assolutamente rimediare e rinfrescare la mia memoria. Se avete consigli vi aspetto nei commenti.

    A presto

     

    Fonti: https://www.chambord.org/, Lonely Planet Francia Settentrionale e Centrale, National Geographic: Francia (collana Paesi del Mondo)

 

 

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2 commenti

  1. Meraviglioso visto e visitato da addolescente..Sicuramente ci andrò con la famiglia.Stupendo.Grazie Laura

  2. Chissà se i suoi muri potessero parlare quante storie avrebbero da raccontarci 😅….di certo sarà una tappa che non potrà mancare quando riuscirò ad organizzare un viaggetto da quelle parti! Visto che tu lo hai già fatto, non mancherò per chiederti consigli per farlo al meglio!🤗

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