PARIGI: IL CIMITERO DI PERE-LACHAISE

L’articolo di oggi riguarda un posto per me immancabile nel vostro tour parigino: il Cimitero di Père- Lachaise.

L’ultima volta ci sono stata nel lontano 2010 ma ricordo la visita come se fosse ieri. Era una fredda giornata di marzo e il sole quella mattina non ne voleva sapere di uscire, sembrava un’atmosfera quasi surreale. Il tutto era avvolto nel completo silenzio.  Il cimitero era quasi deserto; certo, camminando tra le tombe qualche persona si incontrava, ma stiamo parlando di un territorio abbastanza esteso, quindi vi sembrerà di essere soli.

Seguitemi nell’articolo per conoscere qualche accenno storico in più e come arrivarci.

Il cimitero più visitato al mondo fu istituito nel 1804. Le sue 70000 tombe di personaggi ricchi e/o famosi, più o meno ornate e in molti casi in modo fin troppo appariscente, formano un verde giardino di sculture esteso su una superficie di 44 ettari.

Panoramica

La storia

Una delle sette colline di Parigi, chiamata Champ-l’Évêque, apparteneva nel Medioevo al vescovo di Parigi, e nel XII secolo  prese il nome di Mont-aux-Vignes, per le viticulture che allora vi si conducevano. Nel 1430 , un ricco commerciante di nome Régnault de Wandonne acquistò la tenuta al fine di costruirvi una casa di campagna, detta anche folie. Due secoli più tardi i Gesuiti acquistarono il terreno per farne un luogo di riposo e di convalescenza. La casa accolse per qualche ora il giovane re Luigi XIV , venuto ad assistere su queste alture ai combattimenti della Fronda. Questo avvenimento darà al luogo il nome di Monte Luigi (Mont-Louis).

Ma il più illustre inquilino fu François d’Aix de La Chaise (1624-1709), detto le Père La Chaise, confessore dello stesso re di Francia Luigi XIV, che esercitò un’influenza moderatrice su colui che era impegnato a lottare contro il Giansenismo. Dimorerà qui dal 1675 fino alla morte avvenuta nel 1709. Il conte de La Chaise, fratello del prete gesuita, diede numerose feste nella tenuta, ciò che contribuirà al suo ingrandimento e abbellimento. Nel 1762, la Compagnia dei Gesuiti fu costretta a cedere il terreno per via di un debito con il père de Jacy. Sul finire di quegli anni, i giardini furono abbandonati all’incuria e i proprietari si successero, finché l’area, il 9 Marzo 1803, fece ritorno al prefetto della Senna Nicolas Frochot, che lo acquistò per la somma di 180 000 franchi.

Dopo la chiusura del cimitero degli Innocenti, per l’applicazione tardiva della legge del 1765 che proibiva i cimiteri nella città, Parigi cominciò a scarseggiare di luoghi di sepoltura.

Napoleone Bonaparte, allora console, stabilì che ogni cittadino aveva il diritto di essere sepolto, qualunque fosse la sua razza o la sua religione, includendo il caso dei miscredenti, degli scomunicati, degli attori e dei poveri. Il 12 giugno 1804, un Decreto Imperiale sulle sepolture fissò definitivamente le regole che dovevano essere applicate per la costruzione e l’organizzazione dei cimiteri. 

All’inizio del XIX secolo furono così creati molti nuovi cimiteri fuori dai confini della capitale: il cimitero di Montmartre a nord, il cimitero dell’Est, il cimitero di Montparnasse a sud e, a ovest della città, il cimitero di Passy.

Il prefetto di Parigi decretò la trasformazione dei 17 ettari di Mont-Louis nel cimitero dell’Est. La progettazione del cimitero fu affidata all’architetto neoclassico Alexandre-Théodore Brongniart nel 1803. Mentre l’ispettore generale, capo della seconda sezione dei lavori pubblici del dipartimento della Senna e della Città di Parigi, Brongniart disegnava i grandi assi sotto la forma, per la prima volta, di un immenso giardino all’inglese, con dei viali colmi di alberi e di piante dai profumi diversi e ai lati delle sepolture scolpite. Progetterà dei monumenti funerari di cui soltanto uno sarà realizzato: quello della famiglia Greffulhe, in uno stile neogotico raffinato.

Il 21 maggio 1804, il cimitero fu ufficialmente aperto per una prima inumazione: quella di una bambina di cinque anni, figlia di un campanaro del sobborgo Sant’Antonio, seguita da quella di Reine Févez, morta al 615, rue Jarente il 18 giugno 1804, moglie di Valentin Robert, negoziante di Bar-le-Duc, e nonna di Gilbert, barone Dufour, capo organizzatore della Guardia Imperiale. Era all’origine destinato ai Parigini di uno dei quattro arrondissement della riva destra , in fossa comune o in concessione perpetua. Ma il cimitero non era tra i preferiti dei Parigini, che rifiutavano di essere sepolti su delle alture, fuori da Parigi, e in un quartiere reputato popolare e povero.

Nel 1804, il Père-Lachaise non contava che 13 tombe. L’anno seguente, non ce n’erano che 44, poi 49 nel 1806, 62 nel 1807 e 833 nel 1812. Nel 1817, per migliorare l’immagine del cimitero, il sindaco di Parigi organizzò il trasferimento dei resti di Héloïse e Abélard, così come quelli di Molière e di La Fontaine.

Non fallì più: nel 1830, si contarono 33.000 tombe. Il Père-Lachaise s’ingrandì per ben cinque volte: nel 1824, 1829, 1832, 1842 e 1850. La sua superficie passò da 17 ettari e 58 are (175 800 m²) a 43 ettari e 93 are (439 300 m²) per 70 000 tombe, 5 300 alberi, un centinaio di gatti, numerosi uccelli. Oggi conta 3,5 milioni di visitatori all’anno.

Poi durante la Comune di Parigi, nel maggio 1871, il Père-Lachaise fu teatro di una violenta battaglia.

Per via della sua localizzazione strategica sulla collina, i Federati vi avevano installato la loro artiglieria, ma furono rapidamente circondati dai Versagliesi di Thiers. I 147 comunardi sopravvissuti furono fucilati il 28 maggio 1871 davanti al muro che prese il nome di “muro dei Federati”, a sud del cimitero. Fu soltanto alla fine del secolo, nel 1894, che iniziarono i lavori del forno crematorio e del colombario (inteso come insieme di cellette e non, come viene inteso in Italia, come insieme di loculi per casse intere), progettati nel 1886 da Jean Camille Formigé.

L’insieme forno crematorio-colombario si compone di una cappella in stile neobizantino e di quattro ali. Il forno crematorio è il primo costruito in Francia. Nel colombario si trovano ceneri di numerose celebrità come il regista Max Ophüls e l’umorista Pierre Dac; si trova anche un cenotafio dedicato al soprano Maria Callas, le cui ceneri sono state sparse nell’Egeo.

Al Père-Lachaise sono esistiti comparti dedicati agli ebrei e ai musulmani.

Come arrivare/ Informazioni pratiche

Qualsiasi informazione di cui abbiate bisogno, rivolgetevi al sito ufficiale https://pere-lachaise.com/ ,c’è anche la possibilità di fare una visita guidata virtuale!

Orari d’apertura

Da novembre a metà marzo:

  • Dalle 8 alle 17.30 dal lunedì al venerdì,
  • dalle 8:30 alle 17:30 il sabato,
  • e dalle 9 alle 17.30 la domenica e nei giorni festivi.

Da metà marzo a ottobre:

  • Dalle 8 alle 18 dal lunedì al venerdì,
  • dalle 8:30 alle 18 il sabato,
  • e dalle 9:00 alle 18:00 la domenica e nei giorni festivi.

Nota: gli ultimi visitatori sono ammessi entro e non oltre 15 minuti prima della chiusura.
L’ingresso è gratuito 

I 5 ingressi al cimitero:

Si possono prendere questi diversi ingressi, ma  attenzione alla loro accessibilità per pedoni, veicoli e situazioni con mobilità ridotta.

Ingresso principale: questa entrata è la più grande del cimitero di Père-Lachaise.
Indirizzo: non ha indirizzo postale. (Per informazioni: situato sul boulevard de Ménilmontant, di fronte a rue de la Roquette)
Trasporti: stazione della metropolitana Philippe Auguste (linea 2) – Bus 61, 69.

Porte du Repos: questo ingresso è quello che conduce all’edificio di conservazione, a 20 m dall’ingresso a sinistra.
Indirizzo: 16 rue du repos, 75020 Parigi.
Trasporti: Metro Philippe Auguste (linea 2)

Porte des Amandiers (vicino alla metropolitana): porta pedonale con pilastri dorici e apertura del frontone su una scala.
Indirizzo: non ha indirizzo postale. (Per informazioni: situato sul boulevard de Ménilmontant, di fronte alla stazione della metropolitana Père-Lachaise) Si noti che ci sono circa 30 gradini per salire a questo ingresso.
Trasporti: Métro Père-Lachaise (linea 2, 3) – Bus 61, 69.

Porte Gambetta, vicino al crematorio/ Indirizzo:  non ha indirizzo postale. (per indicazione: situato in rue des Rondeaux, di fronte a avenue du Père-Lachaise)
Trasporti: metropolitana Gambetta (linea 3, 3bis) – Bus 26, 60, 61, 69.

Porte de la Réunion Nota: tramite questo ingresso: accesso al cimitero tramite le scale.
Trasporti: Metro Alexandre Dumas (linea 2) – Bus 76.

Accessibilità al cimitero: spazio verde accessibile alle persone a mobilità ridotta “per la maggior parte”, ma alcune aree di cui rimangono di difficile accesso. (A volte percorsi irregolari di terra o vecchi ciottoli)

ITINERARIO CONSIGLIATO

Questo tour fai da te dura circa una mezza giornata. Perdersi nel Cimitero, una giungla di sepolcri con secoli di storie e leggende, ha un che di romantico. Ma cercare una tomba tra le 70000 che affollano i suoi 44 ettari non è uno scherzo, questo itinerario potrà aiutarvi.

Entrata

Dall’ingresso principale in Bd de Ménilmontant (métro Père Lachaise) risalite Av. Principale, svoltate a destra in Av. du Puits e procuratevi una cartina presso il Bureau de la Conservation. Tornate in Av. du Puits, girate a destra in Av. Latérale du Sud, salite le scale e tenete la destra lungo chemin Denon fino alle tombe dell’artista neorealista Arman, del regista Claude Chabrol e del grande Frédéric Chopin.

Scendete in chemin Méhul, attraversate Av. Casimir Périer e rimanate a sinistra in chemin Serré. Prendete la seconda a sinistra, proseguite in salita e alla cima lasciate il sentiero.

A destra è sepolta la rockstar Jim Morrison.( purtroppo alcune foto le ho perse, ma se siete curiosi in internet trovate molte immagini che la mostrano). Tornati in chemin Lauriston, continuate in salita fino alla rotonda Rond-Point Casimir Périer. Ammirate l’arte funeraria del fotografo contemporaneo André Chabot in Av. de la Chapelle. Proseguite in salita per una vista sulla città dai gradini della cappella e poi continuate fino a trovare Molière e La Fontaine. Tagliate fra le tombe fino ad arrivare in Av. Trasversale, proseguite sempre dritto in Av. Greffhule fino al cavallo di Monsieur Noir. Da qui arrivare a Edith Piaf è semplice. Terminate presso Oscar Wilde vicino all’ingresso di Porte Gambetta.

ATTENZIONE!! L’ itinerario sopracitato è tratto dalla guida Lonely Planet, io all’epoca non l’ avevo seguito ma avevo usato l’amatissima tecnica dell’andare a caso e perdermi tra le tombe. Così facendo ho trovato altre tombe che la guida non cita, vi lascio alcune foto:

Tomba del grande impressionista Camille Pissarro
Honoré de Balzac
Parte della tomba di Abelardo ed Eloisa, purtroppo in ristrutturazione.

Sono disponibili anche tour guidati, dal sito di Get Your Guide della durata di 2/3 ore a partire da 10 euro a persona. Il sito vi aiuta a prenotarla qui https://pere-lachaise.com/visite-guidee-pere-lachaise/

Infine come ultima curiosità vi segnalo che nel film Animali fantastici – I crimini di Grindelwald (2018), ambientato in una Parigi del 1927, alcune scene sono state ambientate nel Cimitero del Père-Lachaise.

Includetelo nel vostro tour parigino, non vene pentirete.

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3 commenti

  1. Pure un cimitero con una grande storia può entusiasmare.Ciao Laura grazie

  2. Parigi è sempre Parigi…anche per luoghi insoliti e particolari come questo..

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